Diario di viaggio
Australia – Ottobre 2006

PARTE 6 – VICTORIA

Martedì, 24 ottobre 2006
MOUNT GAMBIER/South Australia – PORT CAMPBELL/Victoria
( 285 km)
Partiamo alle 09.30 da Mt.Gambier e dopo 18 km superiamo il confine tra lo stato del SOUTH AUSTRALIA e quello di VICTORIA. Qui sono già le 10.00 e quindi spostiamo l’orologio avanti di mezz’ora. Non sarà l’ultima volta che dobbiamo cambiare l’ora in quanto l’ultima domenica di ottobre entra in vigore l’ora legale, quindi, ad allora, trovandoci a Sydney dovremo nuovamente regolare gli orologi.
Oggi facciamo circa 300 km. Prendiamo la PRINCES HWY (A1) fino a WARNAMBOOL. Qui ci fermiamo a LOGAN BEACH. Da una piattaforma sulla spiaggia si possono osservare le balene che vengono qui a partorire tra giugno e i primi di ottobre. Balene non ne vediamo ma ci sono molti surfisti.
Ripresa la PRINCES HWY dopo 15 km deviamo sulla GREAT OCEAN ROAD (B100). Questa strada fiancheggia la spettacolare e rocciosa Costa dei Naufragi (Shipwreck Coast) e va dal porto baleniero di Warnambool alla località marittima di Torquay. Arrivando da questa parte incontriamo il villaggio di PETERSBOROUGHT ma prima ci fermiamo a “BAY OF ISLANDS” dove vediamo le prime formazioni rocciose della costa. In alcuni passaggi, intere pareti di roccia si sono staccate dalla terra ferma e, scolpite dal continuo lavoro del vento, del mare e delle piogge hanno assunto forme diverse alle quali è stato attribuito un nome. Segue “BAY OF MARTYRS” e poi entriamo nel PORT CAMPBELL N.P. e ci fermiamo al “GROTTO”, al “LONDON BRIDGE”, a “THE ARCH”. Ad ogni sosta lo spettacolo diventa sempre più incredibile. Quando arriviamo a Port Campbell sono le tre passate. Abbiamo già prenotato da dormire al PORTSIDE MOTEL (AUD 105). Alla reception non c’è nessuno ma ci hanno lasciato un messaggio con annessa chiave della camera così possiamo andare a scaricare i bagagli. Nello stesso momento arriva il gestore del motel. Una persona molto gentile. Andiamo prima a fare benzina (altrimenti non andiamo da nessuna parte) e poi al Tourist Information per prendere alcuni depliant. Qui chiediamo anche per le previsioni del tempo e sembra che nei prossimi giorni, non sia dei migliori. Intanto per oggi ci godiamo ancora il sole. Prossima tappa “LOCH ARD GORGE” e come ciliegina sulla torta i “TWELVE APOSTOLES” (i Dodici Apostoli). I “Dodici Apostoli” sono enormi pilastri rocciosi che si ergono dal mare , ad oggi ne sono rimasti solo nove. Ogni punto di osservazione si può raggiungere con la macchina e poi proseguire a piedi lungo i sentieri indicati in un pannello esplicativo.
Questa strada si può considerare una delle sette meraviglie del mondo!
Arriviamo ai “Dodici Apostoli” poco prima del tramonto e rimaniamo fino a quando non fa buio. I colori delle rocce cambiano alla graduale variazione della luce. Qui incontriamo le due ragazze inglesi che abbiamo conosciuto all’ULURU nel RED CENTRE.

Il cielo è coperto dalle nuvole ma attendiamo ugualmente il calar della sera. Inoltre al visitor center ci hanno detto che a quest’ora è possibile vedere i pinguini. La nostra attesa viene premiata. Dall’alto della scogliera, li vediamo arrivare sulla spiaggia. Sono una decina. Sembra quasi che non vogliano abbandonare il mare. Rimangono in acqua a giocare tra le onde per diverso tempo. Riesco a riprenderli, anche se non al meglio, visto che ormai è ormai buio. In questo punto la spiaggia non è accessibile altrimenti saremmo già scesi. Aspettiamo fino a quando non li vediamo allontanarsi definitivamente verso le rocce, tutti in fila indiana.
Rientriamo al motel, ceniamo e poi facciamo un giro per il paese. Ci sono diversi locali, uno in particolare sembra essere il “bar centrale”. Il pub è affollato da ragazzi giovani, la musica si mescola al vocio e il fumo di sigaretta è il primo odore che arriva appena si entra. Noi non siamo più abituati ai locali per fumatori! Dopo aver chiamato casa andiamo a goderci un meritato riposo.

www.greatoceanrd.org.au

http://www.portcampbellmotel.com.au/

Mercoledì, 25 ottobre 2006
PORT CAMPBELL – CORIO/GEELONG ( 263 km)
Abbiamo messo la sveglia molto presto per andare a vedere l’alba ai “Dodici Apostoli”, ma questa mattina piove quindi rimaniamo a letto. Quando partiamo, verso le nove, è uscito il sole e un forte vento spazza le nuvole. La temperatura però si è abbassata rispetto a ieri.
Torniamo al “London Bridge” e poi andiamo a fare un saluto ai “Dodici Apostoli”. Poco distante da lì è possibile accedere alla spiaggia, GIBSON BEACH, e decidiamo di fare una passeggiata.
Riprendiamo la Great Ocean Road verso APOLLO BAY. In questo tratto la strada si inoltra nella foresta pluviale. Apollo Bay sorge in un’ampia insenatura ed è veramente carina. La strada principale è ricca di negozi , bar e ristoranti. Per pranzo mangiamo del buon pesce (fish&chips, calamari e gamberi) in un locale sul lungomare.
Superata Apollo Bay, la strada diventa molto panoramica, si snoda lungo la costa tra curve e strettoie. Da un lato c’è la montagna e dall’altro il mare. Arrivati alla località di LORNE facciamo una piccola deviazione (18 km andata e ritorno) verso l’interno per andare a vedere le ERSKINE FALLS. Dal mare ai monti. Le cascate sono immerse nella foresta fittissima dell’OTWAY N.P. e si raggiungono dopo aver calpestato 350 gradini. Ripresa la Great Ocean Road la strada continua ad essere a strapiombo sul mare fino ad ANGLESEA. Poco prima di raggiungere TORQUAY si trova BELLS BEACH, famosa spiaggia per surfisti e protagonista della scena finale del film “POINT BREAK”. La stagione dei surfisti ormai è alla fine. All’unico che incontriamo nel parcheggio antistante la spiaggia, Rocco chiede conferma che questa sia la spiaggia del film. In realtà ci spiega che la scena del film è stata girata in una spiaggia in Oregon (Stati Uniti) dove, scavando nei ricordi, siamo anche stati, mentre nel film è stato utilizzato solo il nome di questa spiaggia. Assistiamo alle acrobazie del surfista solitario che affronta onde impetuose quando per noi, causa il forte vento, c’è una temperatura quasi invernale. La località di Lorne segna l’inizio della costa dei surfisti e TORQUAY ne è la capitale. Ci fermiamo a SURF BEACH dove troviamo numerosi amanti di questo sport avventura. Sono passate le 18.00 quando ci dirigiamo verso GEELONG. Abbiamo prenotato al CORIO BAY MOTEL (AUD 70).
La Great Ocean Road termina a Torquay. Proseguiamo lungo la B100 fino alla PRINCES HWY (M1) in direzione MELBOURNE. Il motel si trova lungo la superstrada ed è un po’ vecchio ma pulito. Facciamo un giro nel centro commerciale di Corio prima di decidere come gestire i prossimi giorni, considerando che dobbiamo essere a SYDNEY sabato 28 ottobre.

Giovedì, 26 ottobre 2006
GEELONG/South Australia – NOWRA/New South Wales ( 843 km)
Ore 07.30: siamo pronti per partire. Prendiamo la M1 direzione MELBOURNE fino alla deviazione per la M80 Western Ring Road, e dopo 26 km per la Hume Hwy, M31. La HUME HWY è la principale via di collegamento tra le città di Melbourne e Sydney. E’ la strada più corta e veloce. C’è abbastanza traffico e nel tratto vicino alla città ci sono anche 4 corsie. Passiamo da Seymour, Euroa e a Benalla ci fermiamo a fare benzina. La strada in questo tratto è una freeway (due corsie per senso di marcia separate dal jersey), è scorrevole e poco frequentata. Seguono Wangaratta, Wodonga dove, dopo aver attraversato il ponte sul fiume Murray, lasciamo lo stato di Victoria per entrare in quello del New South Wales da Albury. La fwy è tornata hwy dove ogni tanto ci sono due corsie per poter sorpassare.
Per pranzo ci fermiamo a Holbrook. Questo centro abitato si trova a metà strada tra Sydney e Melbourne. Deve il suo nome ad un famoso eroe inglese della prima guerra mondiale e nel parco cittadino c’è una copia del sottomarino in cui il valoroso soldato fu protagonista.
Sono da poco passate le due di pomeriggio quando riprendiamo il viaggio. La nostra meta è NOWRA, si trova lungo la costa meridionale del New South Wales, sulla PRINCES HWY. Qui abbiamo già prenotato al GEORGE BASS MOTOR INN (104 AUD). Dopo aver superato Goulburn, dove ci fermiamo per una sosta, lasciamo la Hume Hwy per inoltrarci sulla strada 48 che ci porterà a destinazione. L’ultimo tratto di strada è anche il più impegnativo (proprio quando la stanchezza comincia a farsi sentire e sembra di non arrivare mai!). La strada si inerpica tra le montagne con curve e strettoie dove non mancano pullman e camion.
Finalmente arriviamo. Andiamo all’albergo e dopo il rito dei bagagli andiamo a fare un giro a piedi per il centro di Nowra. Prendiamo qualcosa da mangiare e a stomaco pieno ragioniamo sul da farsi.
Ormai siamo vicini alla fine del viaggio. Abbiamo visto di tutto e di più. Non possiamo che essere soddisfatti. Sydney ci aspetta.
Decidiamo di anticipare il nostro arrivo a Sydney di un giorno. Per prima cosa chiamiamo la reception del Metro Apartments, dove abbiamo già prenotato per le ultime due notti e chiediamo la disponibilità per la notte del 27 ottobre. Dopo la risposta affermativa, chiamiamo il noleggio auto della Hertz ad Adelaide (dove abbiamo prenotato la macchina) per informarli dei nostri cambiamenti: consegna dell’auto un giorno prima e presso la filiale della città (Sydney) e non quella dell’aeroporto come è indicato nel contratto in nostre mani. Tutto sistemato.
Sydney stiamo arrivando.

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